Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Doping: Wada sostiene regolarità delle analisi di Schwazer

Doping: Wada sostiene regolarità delle analisi di Schwazer

Legale agenzia ha presentato un referto che risale al 2016

BOLZANO, 12 settembre 2019, 19:46

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Wada sostiene la regolarità delle analisi condotte su Alex Schwazer. Durante l'udienza in tribunale a Bolzano il legale dell'associazione mondiale antidoping ha infatti presentato un referto che risale al 2016, mai mostrato in precedenza, che contesta la perizia del comandante dei Ris di Parma, Giampietro Lago. Un documento che evidenzia forti anomalie nelle provette sui cui furono effettuati i controlli da cui successivamente scaturì la positività al doping di Schwazer - la seconda dopo quella riscontrata alla vigilia dei Giochi olimpici di Londra nel 2012 - che gli valsero la partecipazione alle Olimpiadi di Rio. La difesa del marciatore azzurro ha duramente contestato il documento, poiché presentato in una fase avanzata del procedimento. Nella perizia del Ris si afferma che la quantità di Dna nelle urine diminuisce molto nel tempo, mentre in quelle di Schwazer ce n'è "troppo", anche due anni dopo il controllo.
    Una tesi contestata in aula dal legale della Wada. La decisione, ora è in mano al gip.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza