Il nuovo codice "adempie
pienamente alle necessità di riduzione della burocrazia e di
semplificazione legislativa volute dai cittadini e dalle
aziende". Ad affermarlo, a proposito del Codice degli enti
locali della Regione autonoma, approvato ieri dal Consiglio
regionale del Trentino Alto Adige, è l'assessore regionale
responsabile, Josef Noggler.
Il Codice in 338 articoli raccoglie le disposizioni in
materia di ordinamento degli enti locali che si sono succedute
in un arco di più di sessant'anni, dal 1950 al 2017, con 29
testi di legge e le successive modificazioni. Il testo, fra le
altre cose, coordina l'intero procedimento per l'elezione degli
organi comunali, tratta le condizioni di eleggibilità e
raccoglie e coordina per la prima volta le disposizioni in
materia di referendum consultivo regionale.
Come spiega Noggler, "negli ultimi sessant'anni si è
accumulata una raccolta di disposizioni che era difficile da
leggere perfino per gli esperti. Anche il linguaggio non era più
attuale e le sovrapposizioni tra le dozzine di leggi hanno fatto
sì che spesso si dovessero fare delle interpretazioni per capire
cosa fosse effettivamente richiesto".
La richiesta di intervenire era arrivata nel 2014 dallo
stesso consiglio regionale attraverso una mozione approvata a
larghissima maggioranza che prevedeva di non intervenire sui
contenuti ma di migliorare la leggibilità dei provvedimenti in
vigore. L'assessore sottolinea quindi come un fatto positivo
che, pur non condividendo alcuni contenuti, alcuni gruppi
politici che avevano originariamente appoggiato la richiesta
hanno quindi anche "votato con coerenza politica a favore della
proposta di legge".
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