Un software in grado di verificare
la presenza di uno stato di coscienza in pazienti in stato
vegetativo o comatoso grazie ad una interfaccia
cervello-computer che possa permettere ai medici di
diagnosticare la presenza di uno stato di coscienza in pazienti
non responsivi, cioè in quei pazienti che usciti dal coma
sembrano non rispondere più agli stimoli esterni. Questo
l'obiettivo del progetto che sarà realizzato in collaborazione
con l'ospedale Villa Rosa di Pergine, il Cimec di Trento e
l'azienda Attrezzature medico sanitarie di Trento. Il progetto,
coordinato dal Centro neuroscienze e sistemi cognitivi
dell'Istituto italiano di tecnologia (Iit) a Rovereto e
supportato dalla Fondazione cassa risparmio di Trento e
Rovereto, ha ricevuto un finanziamento di 80.000 euro per la
durata di 2 anni. Stefano Panzeri ed il suo gruppo di ricerca
all'Iit hanno l'obiettivo di sviluppare un'interfaccia che
permetta di rilevare le intenzioni motorie dei pazienti senza
considerare i movimenti più o meno visibili.
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