Si sposterà quasi interamente a
Roma il procedimento a carico di monsignor Patrizio Benvenuti,
accusato insieme ad altre tre persone di una maxi-truffa a danno
di numerosi risparmiatori. Lo ha deciso il gup di Bolzano Walter
Pelino in riferimento alla questione di competenza territoriale
sollevata dalla difesa.
Il filone dell'associazione a delinquere finalizzata alla
truffa, che riguarda l'alto prelato 66enne e gli altri tre
imputati, sarà dunque trasmesso a Roma. Per quanto riguarda
invece l'imputazione di autoriciclaggio, a carico del
monsignore, se ne dovrà occupare la procura di Genova. A
Bolzano, invece, rimarrà in piedi solo l'imputazione per false
dichiarazioni. L'alto prelato, di origini argentine, era stato
arrestato nel febbraio 2016 per una serie di presunte truffe in
campo finanziario. Sarebbero circa 300 le vittime, tra cui
numerosi altoatesini, per un valore complessivo di 30 milioni di
euro. A far partire l'inchiesta, nel 2014, fu un'ex suora ed ex
collaboratrice del prelato.
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