I rappresentanti delle associazioni
di categoria economiche e delle organizzazioni sindacali hanno
sottoscritto un documento comune riguardo al futuro delle zone
produttive, in particolare con riferimento all'elaborazione dei
piani comunali di classificazione acustica.
Il documento, firmato da Assoimprenditori, Cna-Shv,
Confartigianato Imprese, Cgil/Agb, Cisl/Sgb, Uil/Sgk e Asgb
chiede che "le zone produttive restino dedicate alla loro
funzione principale, quella di essere luoghi di produzione e di
lavoro". "Siamo convinti - sostengono i firmatari - che
garantire lo sviluppo sostenibile di queste aree possa
assicurare anche in futuro la creazione di occupazione e
ricchezza nella nostra terra. Al contrario, limitare la
competitività delle imprese manifatturiere con vincoli sempre
più stringenti mette a rischio i posti di lavoro". Preoccupano,
soprattutto, piani comunali di classificazione acustica che "non
sono dei 'semplici' documenti tecnici, ma rappresentano dei veri
piani di programmazione strategica.
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