Camminare in montagna è utile per
prevenire le malattie cardiovascolari, su questo i cardiologi
sono d'accordo, ma questo vale anche per le persone che già
soffrono di questo disturbo? A quali condizioni possono andare
in montagna e quali regole di comportamento dovrebbero seguire?
Sotto la guida del cardiologo Gianfranco Parati dell'Università
Bicocca di Milano, un team di esperti ha analizzato diversi
studi sugli effetti dell'esposizione all'alta quota di persone
affette da malattie cardiovascolari.
A partire dai 2.500 metri di altitudine al nostro corpo è
richiesto uno sforzo maggiore. L'aria contiene meno ossigeno,
questo comporta accelerazione della frequenza respiratoria e
aumento della pressione sanguigna e si traduce in un carico
notevole per il sistema cardiovascolare. "Solo nel caso di
malattie cardiache molto gravi, però, è necessario rinunciare
completamente all'alta quota", dice Hermann Brugger, esperto di
medicina di montagna di Eurac Research di Bolzano.
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