Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Scoperte le diverse 'velocità' del cervello

Scoperte le diverse 'velocità' del cervello

Ricerca condotta dal Cimec di Trento

TRENTO, 24 gennaio 2018, 14:28

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Individuate le differenze individuali nella "velocità" del cervello, almeno della velocità della percezione visiva, e la capacità delle persone di aumentare o diminuire la velocità di questa attività cerebrale, con un impatto sul comportamento, grazie ad una ricerca condotta dal Cimec dell'Università di Trento nell'ambito del progetto 'Erc CoPeST "Construction of Perceptual Space-Time" ("Costruzione dello spazio-tempo percettivo").
    Un articolo è uscito sulla rivista scientifica statunitense Pnas. La ricerca è stata oggetto di oltre 30 pubblicazioni su riviste scientifiche internazionali. "Gli studi che abbiamo condotto - dice David Melcher, 'principal investigator' del progetto e professore del Cimec di Trento - mostrano la coesistenza di più ritmi nella nostra percezione visiva, e ciò potrebbe spiegare perché non percepiamo la realtà in maniera frammentata e discontinua, come avviene invece in alcuni disturbi psichiatrici (come la schizofrenia) o indotti da un danno neurologico".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza