Il Tar del Lazio ha accolto il
ricorso presentato dai separatisti sudtirolesi dell'Heimatbund,
ai quali l'anno scorso la città di Roma aveva negato
l'affissione di manifesti recanti lo slogan "Il Sudtirolo non è
Italia". Roma Capitale è stata condannata alla rifusione delle
spese di giudizio. Lo scorso dicembre il Tar aveva già revocato
il divieto di affissione.
"Non si vede per quale ragione la libertà di manifestazione
del pensiero e il pluralismo ideologico non possano trovare la
loro legittima espressione anche attraverso le affissioni
pubbliche", si legge nella sentenza, diffusa dall'Heimatbund.
"Questa - commenta l'associazione - è una pietra miliare per
la libertà di stampa e per la libertà di opinione anche per il
processo in corso a Brescia contro gli indipendentisti veneti
dove un magistrato ha chiesto di mettere fuorilegge i movimenti
indipendentisti. Tutto il merito di questo ricorso va a Roland
Lang, presidente della Südtiroler Heimatbund".
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