Gli artificieri dell'Esercito e
della Marina militare hanno terminato oggi una nuova fase di
recupero e distruzione in sicurezza di residuati bellici
inesplosi, trovati sul fondale del lago di Garda.
I palombari del Comsubin di La Spezia hanno portato in
superficie nei pressi di Riva 13 ordigni risalenti alla prima e
alla seconda guerra mondiale, durante tre giorni di immersioni.
Gli ordigni, presi in consegna dagli artificieri appartenenti al
2/o reggimento Genio guastatori alpini di Trento, sono stati
trasportati e distrutti in un luogo sicuro. Le operazioni di
rinvenimento e di brillamento sono state compiute grazie
all'attività congiunta dei guastatori alpini della Brigata
alpina Julia, dei Vigili del fuoco volontari di Riva del Garda,
del Commissariato di polizia e della Polizia locale di Riva,
della Guardia costiera e del Corpo militare della Croce Rossa
Italiana, con il coordinamento e la pianificazione del
Commissariato del governo di Trento e del Comando Forze
operative nord di Padova.
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