"Assumiamoci, come comunità, la
responsabilità di farci carico dei poveri, i suoi poveri
anzitutto, e i carcerati del nostro Trentino". Così
l'arcivescovo di Trento, monsignor Lauro Tisi, nell'omelia in
duomo a Trento per i funerali di padre Fabrizio Forti, il frate
cappuccino morto nella notte tra sabato e domenica, responsabile
della mensa dei poveri e cappellano del carcere di Trento.
"La sua profezia - ha proseguito l'arcivescovo - diventi la
profezia dell'intera Chiesa e dell'intera comunità trentina.
Facciamoci carico, tutti insieme, della mensa e del carcere.
Sarebbe il regalo più bello che possiamo fargli".
Rivolgendosi alla Chiesa trentina, monsignor Tisi ha
sottolineato: "La testimonianza di padre Fabrizio sia per te
incoraggiamento a metterti il grembiule e passare a servire. Non
attardarti solamente nell'ammirarlo, prova a imitarlo. Questo
tuo figlio, cara Chiesa di Trento, ti ha pungolato, ti ha
invitato a muoverti, ti ha rivolto delle critiche. L'ha fatto -
ha concluso l'arcivescovo - perché ti voleva bene, ti amava e
sentiva che non poteva fare a meno di te, non voleva andare dai
poveri senza di te".
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