La Convenzione dei 33 alla seduta
di venerdì 23 settembre si è incentrato, dopo quello sulle
competenze, anche sul tema dell'autodeterminazione. Come
sottolineato dal presidente Christian Tschurtschenthaler (Svp)
al termine della seduta, il confronto su un argomento tanto
polarizzante quanto quello dell'autodeterminazione si è svolto
in un clima comunque gradevole e di grande obiettività. Nel
corso del dibattito veniva segnalato che, pur privo di efficacia
giuridica, un preambolo avrebbe comunque una grande valenza
simbolica. Il consigliere provinciale Alessandro Urzì (Alto
Adige nel Cuore), che esercitava il diritto a prendere la parola
come previsto nella legge che disciplina l'istituzione della
Convenzione per la riforma dell'autonomia, nel suo intervento
invitava la Convenzione dei 33 a non parlare di
autodeterminazione, visto il rischio che tale argomento possa
generare nuovi conflitti fra i gruppi linguistici.
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