Ricordati oggi a Trento, in piazza
Dante, davanti alla lapide che ricorda gli internati, gli eventi
dell'8 e del 9 settembre 1943 quando le truppe corazzate
tedesche attaccarono le caserme del capoluogo trentino. I
soldati delle caserme di Trento furono tra i primi a cadere
nelle mani dei tedeschi. Dopo i combattimenti furono avviati
all'aeroporto di Gardolo e mandati nei campi di prigionia in
Germania. Mille di questi giovani trentini non fecero ritorno.
Alla cerimonia hanno partecipato i rappresentanti dell'Anpi,
dell'Ana e delle istituzioni, Bruno Dorigatti per il Consiglio
provinciale e il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta, e un
testimone diretto, Mario Pedrotti, uno degli ultimi quattro ex
internati che possono ancora raccontare la loro lontana epopea.
"Difendere la memoria, soprattutto per le giovani generazioni -
ha detto Dorigatti - è particolarmente importante perché la
globalizzazione appiattisce tutte le culture, mentre si devono
difendere le diversità storiche".
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