"Contro di me c'è un complotto",
so dice Alex Schwazer al ritorno da Rio. "Non so se dietro c'è
la Iaaf o la Russia. Il problema è che senza la mia positività
del 2012 non ci sarebbe stato un processo contro due medici, ai
quali hanno sequestrato il database che è molto compromettente
per alcuni atleti russi. Da lì è partita l'indagine contro la
Russia", ha detto l'atleta squalificato per otto anni
per doping dal Tas a seguito della richiesta avanzata dalla
Iaaf.
"La delusione è ancora tanta, ha concluso Schwazer ai
microfoni della Rai dell'Alto Adige, ma saremo guerrieri."
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