"Un'eccessiva propensione al
rischio" con un "progressivo e costante deterioramento della
qualità del credito" con prestiti a cordati "nonostante il
parere negativo della competente struttura interna". Appare come
un lungo atto d'accusa la la relazione del Cda della Cassa di
Risparmio di Bolzano, con la quale si propone all'assemblea
degli azionisti di esercitare azione di responsabilità nei
confronti degli amministratori che li hanno preceduti alla guida
dell'istituto di credito. La relazione è stata pubblicata sul
web. Il documento prende in esame la gestione del periodo
compreso fra il 27 aprile del 2007 ed il 29 aprile del 2014. Tra
gli accusati, il documento vede il presidente di allora Norbert
Plattner, il vice presidente Enrico Valentinelli, oltre ad una
decina di consiglieri. Il bilancio 2014 dell'istituto bolzanino
aveva visto una perdita di 231 milioni di euro con
accantonamenti per oltre 340 milioni contro crediti a rischio.
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