"Il lavoro è un diritto umano: chi
lavora trova il suo posto nella società, è in grado di
provvedere a sé e alla sua famiglia, si sente apprezzato e
rafforza la sua fiducia in se stesso". Lo affermano i direttori
della Caritas Paolo Valente e Franz Kripp in vista della
giornata del primo maggio e della festa dei lavoratori.
"Il valore del lavoro si comprende soprattutto quando ci si
confronta con quelle donne e uomini che, a causa di disabilità
fisiche, mentali o altre cause, spesso rimangono esclusi o ai
margini del mercato del lavoro. Ciò succede anche ai rifugiati,
persone cui il lavoro darebbe invece una speranza per il futuro.
Solo chi può lavorare riesce a costruirsi una nuova vita,
integrarsi e diventare parte attiva della società", concludono
Paolo Valente e Franz Kripp.
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