Un allarme per malattie infettive
nel carcere di Trento, a Spini di Gardolo, viene lanciato dal
Sindacato autonomo polizia penitenziaria (Sappe). "Si sono
registrati nel tempo più eventi critici, che hanno visto
coinvolti i nostri baschi azzurri", denuncia il segretario
generale del Sappe, Donato Capece. "A Trento, poi, il servizio
sanitario locale si dichiara non autorizzato a comunicare le
informazioni inerenti lo stato di salute dei detenuti, eccependo
la loro natura di dati sensibilissimi anche nei confronti del
personale di Polizia penitenziaria, sebbene lo stesso per
ragioni istituzionali sia esposto a rischi per la propria
integrità fisica". "In questi anni - prosegue il Sappe - si sono
registrati diversi casi di epatite C, Hiv, scabbia, Tbc (uno dei
quali conclamato e ancora in atto) al verificarsi dei quali la
Polizia penitenziaria non è stata adeguatamente informata sulla
necessità di dotarsi di guanti e mascherine, né tantomeno è
stato disposto un rigido isolamento sanitario".
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