Sviluppare l'agricoltura di
precisione, favorire la digitalizzazione del settore agricolo,
sostenere l'agrobiodiversità. Sono questi alcuni degli obiettivi
delineati con delibera dalla Giunta regionale toscana, su
proposta dell'assessore regionale all'agricoltura Marco
Remaschi, che indica anche gli strumenti per realizzare queste
linee programmatiche: le Comunità della pratica, i Centri delle
conoscenze e delle competenze e le Comunità del cibo. L'atto,
spiega una nota, "riassume in sé la politica di rispetto e
sostenibilità ambientale che da tempo caratterizza le scelte
della Regione e che rispecchia e si inserisce appieno nel solco
tracciato recentemente dall'Ue attraverso il Green new deal,
patto per il sorgere di una nuova Europa all'avanguardia nelle
politiche ambientali".
Il testo approvato dalla Giunta prevede, inoltre, di
sostenere il processo di nascita e sviluppo del Centro per la
sicurezza in agricoltura presso la Tenuta di Cesa di proprietà
di Ente Terre regionali toscane che prenderà avvio nell'ambito
di un percorso che vede come promotore l'assessorato
all'agricoltura.
La Toscana, si ricorda anche, è stata la prima regione in
Italia a dotarsi di una propria legge sulla tutela delle risorse
genetiche autoctone a rischio di estinzione, e a istituire un
sistema di tutela delle risorse genetiche locali di interesse
agrario, zootecnico e forestale. Inoltre diversi territori
(Garfagnana, Valdichiana, Arezzo e le sue vallate, Monte Amiata
e Crinale tosco emiliano) hanno costituito o stanno costituendo
anche grazie al sostegno di Ente Terre regionali toscane la
costituzione di Comunità del cibo e della biodiversità di
interesse agricolo e alimentare. Un Polo per l'industria e la
trasformazione agroalimentare toscana è in programma venga
realizzato all'interno della Tenuta di Alberese. Sempre Terre
regionali toscane ha da tempo avviato un percorso per potenziare
le attività di agricoltura di precisione presso le proprie
Demofarm (Tenuta di Cesa e Tenuta di Alberese).
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