Dalle affascinanti sonorità di
'Shutter Island', il capolavoro di Martin Scorsese, rilette e
reinterpetate dal maestro Nicola Sani alle improvvisazioni jazz,
dalla musica rinascimentale dei Madrigalisti Senesi a quella
elettronica dei primi del Novecento. Dall'8 al 10 ottobre a
Siena tre giorni di note che si concluderanno con una vera e
propria maratona musicale con gli appuntamenti di #Siena2015Lab
per Siena Capitale Italiana della Cultura 2015. L'8 ottobre il
maestro Nicola Sani terrà una conferenza multimediale dal titolo
'Ascoltando Shutter Island' sui temi del celebre film di Martin
Scorsese (ore 18 - Salone dei Concerti dell'Accademia Musicale
Chigiana di Palazzo Chigi Saracini). Il 9 ottobre nella stessa
cornice si terrà il Concerto del gruppo Siena Jazz School
Ensemble dedicato al pianista Bill Evans (ore 21.30). Maratona
di musica, invece, il 10 ottobre in occasione della Giornata
Internazionale del Contemporaneo. Si comincia alle 17 in Palazzo
Pubblico con il concerto di musiche e danze rinascimentali del
Gruppo Polifonico Madrigalisti Senesi diretto da Elisabetta
Miraldi e si prosegue alle 18 a Palazzo Chigi Saracini con il
concerto di musica elettronica a cura dell'Istituto Superiore di
Studi Musicali 'Rinaldo Franci'. Dalle 19 in poi si terrà il
concerto di musica classica contemporanea ed elettronica
eseguito da docenti della Scuola di Musica Diapason e della
Music Academy Siena. Dalle 19 alle 24 a Colonna San Marco e Via
Napoli è prevista la proiezione 'Segni e forme' il racconto di
Siena nella vita e nelle opere di artisti nazionali e
internazionali a cura dell'Università. Gran finale alle 21.15 a
Palazzo Pubblico con il concerto-spettacolo 'Tutto per la grande
Vittoria! Viva l'Italia!' a cura di Erminio Jacona e l'Orchestra
a Plettro senese 'Alberto Bocci' diretta da Giuseppe Baldesi.
Una rappresentazione drammatica, alternata a brani eseguiti
dall'Orchestra a Plettro Senese, di alcuni passi di un carteggio
dal fronte italiano, di cui sono stati protagonisti Guido
Franchetti e Filippo Tommaso Marinetti e diretto a Jole
Nerazzini, ventiduenne artista toscana ben introdotta
nell'intellighenzia che frequentava l'hotel Flora di via Veneto
a Roma.
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