Non solo sfilate e presentazioni, questa edizione di Pitti Uomo è animata anche da un programma di installazioni, realizzate da un numero selezionato di designer.
Sono gli Alternative Set, eventi che si svolgono in luoghi nevralgici del salone. In mattinata una ventata fresca in arrivo dalle Hawaii ha contaminato la Fortezza da Basso per la performance di Mauna Kea, storico brand legato al mondo del surf, rilanciato nel 2014 dalla newco toscana Cool Farm. Mentre un giovane artista creava giganteschi origami con carta stampata con i motivi della collezione estiva, è andata in scena una breve sfilata nel piazzale centrale. Natura e tecnologia è il connubio che trova la sua quintessenza in questa collezione di sportswear sofisticato. Vento e onde, fiori e pietre sono gli elementi del caleidoscopio di colori delle stampe 3D, realizzate al computer con programmi di graphic design finora mai applicati alla moda. Con questo programma è elaborata la figura di Tiki, dività hawaiana protagonista della linea di T-shirt. La collezione, un total look che va dalle magliette a pantaloni e capispalla (tutti Made in Italy) è fatta con tessuti tecnici accoppiati con fibre naturali e jersey di nylon strech arricchito con protezioni interne in schiuma leggera e antiurto. Caterina Occhio, creatrice del brand SeeMe, ha organizzato una performance per presentare il nuovo progetto motherSon by seeMe: un bracciale in pelle dall'attitudine maschile progettato da Liam Maher, design director del marchio olandese Denham. Il simbolo del brand, un cuore, diventa così una doppia spirale volta a simboleggiare il cerchio delle relazioni uomo-donna.
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