GROSSETO – Quattro categorie scolastiche, quasi 500 studenti a cullare un sogno. Quello di diventare campionai italiani di corsa Campestre. E' stata Grosseto la cornice di una due giorni ricca spettacolare per le finali nazionali di corsa Campestre a Grosseto, promosse dal Ministero dell'Istruzione, dalla Fidal, Coni, Comitato italiano paralimpico e il comune di Grosseto. Risultato positivo, per gli organizzatori, sotto tutti i punti di vista: da quello tecnico-agonistico con il clou delle gare e quello dell'integrazione. Insieme agli studenti normodotati che sognavano di mettersi al collo l'oro, c'erano infatti anche 79 disabili, divisi in quattro categorie (disabili motori, intellettivi, non vedenti e non udenti).
“Sono state delle giornate incredibili – ha detto il professor Mauro Guasti, responsabile sport dell'ufficio scolastico regionale della Toscana - sia per l'aspetto delle gare che per l'abbraccio previsto dall'incontro di questi ragazzi. Li abbiamo coinvolti in una due giorni che deve andare al di là dell'aspetto sportivo”. Un tentativo ben riuscito di coesione: “Esatto, abbiamo iniziato con l'inaugurazione di questa due giorni accendendo la fiamma del tripode come per i Giochi e continuando dando la possibilità ai ragazzi di ammirare le bellezze del territorio fino alla festa finale”. Grosseto ha dato tutto questo. “E' stato un contesto perfetto – ha proseguito - grazie all'organizzazione impeccabile, ai docenti e ai volontari. Tutto aiutato da una location e da una serie di strutture accoglienti e perfette per una manifestazione come questa”.
E già si guarda al futuro: “Grosseto è una località appetitosa per garantire questi eventi che non sono snobbati dai migliori, come si è visto anche in queste competizioni – ha chiuso il responsabile –. Ma il nostro obiettivo è quello di toccare più tappe possibili. Comunque vedremo”. Presente anche Stefano Baldini, campione Olimpico nella maratona: è stato il primo a complimentarsi con i baby atleti.
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