(ANSA) - FIRENZE, 8 APR - Nella notte del trasferimento delle
ultime attrezzature dal pronto soccorso del Cto nel nuovo Trauma
Center di Careggi è stato eseguito un prelievo di organi a cuore
fermo, da un paziente arrivato in condizioni di arresto cardiaco
non rispondente alle terapie di emergenza messe in atto
tempestivamente dal sistema 118. A permettere il prelievo a
cuore fermo, dopo il consenso generosamente espresso dai
familiari, è il sistema Ecmo (Extra Corporeal Membrane
Oxygenation) un supporto vitale che consente l'ossigenazione e
la circolazione del sangue in assenza delle funzioni cardiaca e
polmonare. Il team che consente di poter attivare la procedura
di donazione a cuore fermo è composto da medici, infermieri e
tecnici di pronto soccorso, terapia intensiva, cardiologia,
cardiochirurgia, urologia e nefrologia, oltre al coordinamento
locale donazione e trapianti. Quella nella notte fra il 7 e l'8
aprile è la seconda donazione a cuore fermo del 2017 portata a
termine a Careggi, la sesta dal 2016, la prima nel nuovo Trauma
Center appena inaugurato. Questi casi sono una conferma
nell'Azeinda ospedaliero - universitaria fiorentina
dell'efficienza del Programma nazionale di donazione a cuore
fermo avviato da circa due anni dal Centro Nazionale Trapianti
(CNT) e dall'Organizzazione Toscana Trapianti (OTT) con il
supporto della Regione.(ANSA).