(ANSA) - LUCCA, 6 APR - "La Toscana chiede all'Europa di
confermare le risorse per agricoltura e sviluppo rurale con la
prossima programmazione della Pac, e sostenere così le grandi
sfide che ci attendono: le sfide complessive del cambiamento
climatico e della globalizzazione dei mercati, quelle legate al
ricambio generazionale, all'innovazione, alla tutela della
qualità e della sostenibilità dei prodotti" . Cosi l'assessore
regionale all'agricoltura Marco Remaschi si è rivolto al
commissario per l'agricoltura e lo sviluppo rurale dell'Unione
europea Phil Hogan e al pubblico che ha affollato il Real
collegio di Lucca per l'ultima sessione della conferenza
regionale dell'agricoltura e dello sviluppo rurale. Nel suo
intervento conclusivo l'assessore si è soffermato sul rapporto
tra Toscana e Ue e sulle proposte della Regione per la nuova Pac
2020, sulla quale sono iniziate in questi mesi le consultazioni.
Per Remaschi le politiche agricole dei prossimi anni dovranno
guardare alla figura dell'agricoltore non solo nell'ambito del
suo profilo produttivo, ma anche come "presidio delle risorse
naturali del territorio e dei suoi delicati equilibri
idrogeologici". Per questo il primo obiettivo della nuova Pac
dovrà essere quello di garantire un equo tenore di vita agli
agricoltori, anche attraverso sostegni al reddito che vadano a
compensare il loro impegno. Anche i territori rurali non
dovranno essere pensati solo come luoghi di produzione. ma anche
come luoghi dell'abitare, del turismo, del fare impresa e dove
lavorare in maniera competitiva e remunerativa. "Per la nuova
Pac sarà poi essenziale poter discutere, affinché venga superato
il solo criterio della Sau nella ripartizione delle risorse fra
gli Stati membri introducendo nuovi indicatori e nuovi criteri
capaci di qualificare un'agricoltura come la nostra che si
sviluppa in larga parte su terreni montani (25%), e collinari
(67%) e solo per l'8% in pianura e che quindi affronta
difficolta maggiori. Altro elemento da porre all'attenzione
delle future politiche agricole quello dell'occupazione e del
ricambio generazionale". (ANSA).