(ANSA) - BRUXELLES, 27 GIU - "Secondo i nostri calcoli, i
fondi Ue e le politiche di coesione hanno determinato oltre 100
mila posti di lavoro" in Toscana, "senza i quali la crisi
avrebbe avuto un impatto molto più negativo". Così il presidente
della Regione Enrico Rossi ha riassunto i risultato dello studio
'L'importanza della politica di coesione, il caso Toscana',
presentata oggi a Bruxelles al settimo Forum sulla coesione.
"Abbiamo dato supporto all'industria dinamica e al
manifatturiero", ha aggiunto Rossi, ricordando "l'aumento
dell'export" e l'impatto sul Pil della Toscana di questi
settori, passati "dal 17% al 21%".
Il presidente ha poi ricordato anche le azioni
anti-disoccupazione, in particolare giovanile: "con i soli fondi
sociali", ha affermato, sono stati realizzati interventi "che
hanno creato 2.500 posti di lavoro", "consentito tirocini a
decine di migliaia di giovani". Risultati importanti anche in
agricoltura con "più di 2.000 aziende giovani aperte".
Azioni che però, ha riconosciuto Rossi, sono messe in dubbio
dai tagli imposti alla politica di Coesione dalla Ue. "Il
dibattito di oggi verte sul fatto che non solo va rifinanziata
la politica di coesione ed i fondi strutturali, ma anche che
occorre fare di più". In particolare, ha sottolineato Rossi
"mancano finanziamenti pubblici, piani straordinari per
l'occupazione, problemi enormi di aree interne e periferiche
lasciate ai margini dalla crisi e problema di sicurezza e
immigrazione". (ANSA).