(ANSA) - FIRENZE, 14 AGO - Cresciute nel 2017 le esportazioni
della Toscana, un trend proseguito nei primi tre mesi di
quest'anno. Lo si ricava dal rapporto annuale 'L'Italia
nell'economia internazionale 2017-2018' di Ice-Agenzia per la
promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese
italiane.
In particolare l'export toscano l'anno scorso ha registrato
un +4,2% superando i 34,7 miliardi di euro. La quota sul totale
delle esportazioni nazionali è leggermente diminuita
attestandosi al 7,9%. Dal lato delle importazioni c'è stato un
aumento rispetto al 2016 del 5,5%, inferiore alla media
nazionale (+9,0%). Il principale mercato di sbocco si è
confermata l'Ue con una quota pari al 46,2% e un aumento del
5,8%. Fra i paesi extra Ue, le esportazioni verso gli Stati
Uniti (secondo mercato di sbocco della regione) sono diminuite
del 9,4%, aumentati i flussi commerciali verso gli Emirati Arabi
Uniti (+10,5%), Cina (+12,5%) e Hong Kong (+10,5%). A livello
settoriale, al primo posto si conferma quello del cuoio conciato
e lavorato: +13,3%. Tra i settori più dinamici i prodotti
farmaceutici (+61%), gli articoli d'abbigliamento (+11,2%) e gli
autoveicoli (+19%). Le esportazioni di servizi della Toscana si
sono attestate nel 2017 intorno ai 5,8 miliardi, con una quota
del 7,2%, in calo rispetto al 2016. Gli operatori
all'esportazione ammontano a 20.212 unità nel 2017, con un
valore medio esportato per operatore di 1,67 milioni di euro.
A livello provinciale, Firenze si è confermato nel 2017 il
territorio che esporta di più, con un aumento del 7,6% rispetto
al 2016; Arezzo, seconda provincia in termini d'esportazione,
mostra invece un calo del -2,5%.
Nel primo trimestre del 2018, le esportazioni hanno
registrato una crescita dell'+1,6% rispetto allo stesso periodo
dell'anno scorso. Le esportazioni dei prodotti farmaceutici sono
in forte aumento (+55,8%), seguite dai prodotti della
metallurgia (+13,1%). Di segno opposto i prodotti in legno che
hanno subito una contrazione (-3,0%). In forte contrazione anche
i macchinari (-21,1%) e gli autoveicoli (-11,6%).
(ANSA).