Rivedere completamente la
normativa europea sulle centrali geotermiche, stabilendo nuovi
limiti per gli inquinanti ed escludendole dal sistema
d'incentivi riservato alle energie rinnovabili. Lo hanno chiesto
oggi al Parlamento europeo i firmatari di sei diverse petizioni
riguardanti impianti progettati o già esistenti in Toscana
(Casciana Terme Lari e Monte Amiata) e Lazio (Lago di Bolsena e
Lago di Vico - Viterbo).
La maggior parte di queste petizioni sono promosse da meet-up
locali del Movimento 5 Stelle, i cui europarlamentari sono
intervenuti in aula a sostegno dei firmatari, chiedendo
un'azione più incisiva a livello europeo. "Dovremmo parlare più
correttamente di geotermie, al plurale, perché ne esistono di
diversi tipi - ha detto Dario Tamburrano (M5S) - alcuni
garantiscono davvero emissioni inferiori ai combustibili
fossili, ma altri, come quelli usati dalle centrali che stanno
operando e opereranno in Italia, potrebbero emettere più CO2
rispetto alle centrali termoelettriche alimentate a gas
fossile". La Commissione europea, attraverso una sua
rappresentante presente in aula, ha difeso l'uso della geotermia
in quanto meno inquinante di altre tecnologie, chiarendo però
che l'esecutivo sta studiando approfonditamente le emissioni che
ne possono scaturire. Il Parlamento Ue lascerà aperte le
petizioni e scriverà alle autorità regionali competenti per
informarle del lavoro in corso a livello europeo.
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