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Toscana con Regioni Ue,ascoltarci per nuova politica cultura

Toscana con Regioni Ue,ascoltarci per nuova politica cultura

Barni,si riconosca importanza settore e ruolo dei territori

BRUXELLES, 22 maggio 2017, 15:36

Redazione ANSA

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Le regioni europee lanciano un appello ai leader degli Stati Ue chiedendo di essere più coinvolte nell'agenda culturale europea e nel suo uso per le relazioni internazionali. A farsi portavoce delle istanze territoriali è la la rete informale Regional initiative for Culture and creativity (Ricc), che coinvolge 26 governi regionali in Europa sotto la guida di Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia e Paesi Baschi. Nata nel 2014 durante la presidenza italiana del Consiglio Ue per promuovere le politiche a favore della cultura e della creatività, partecipare ai relativi programmi Ue e lavorare sulla cosiddetta "Strategia per la specializzazione intelligente", Ricc coinvolge altre 7 regioni italiane: Toscana, Basilicata, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia e Veneto.
    "È molto importante che venga riconosciuto prima di tutto un ruolo alla cultura nelle relazioni internazionali" e poi che gli stati dovrebbero "ascoltino" le regioni e "non disperdano il patrimonio di esperienze che hanno maturato" spiega la vicepresidente con delega alla Cultura della Toscana, Monica Barni. Fra le 'buone pratiche' che la Regione può esportare a livello europeo, spiega Barni, ci sono anche "strategie di co-sviluppo", che significa "fornire competenze ai migranti perché poi possano lavorare e portare queste loro competenze anche nei loro territori". Domani, i ministri della Cultura europei riuniti a Bruxelles adotteranno delle conclusioni sull'importanza del settore nelle relazioni internazionali. La bozza del documento, di cui ANSA ha presi visione, evidenzia la necessità di creare una collaborazione multilivello che coinvolga anche le autorità regionali e locali, considerando anche la possibilità di avviare progetti pilota in Paesi terzi con al centro i territori e le partnership transfrontaliere.
   

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