Dall'Italia all'Europa seguendo
un unico filo conduttore: la cultura, della quale, sostiene il
commissario Ue Tibor Navracsics, "abbiamo bisogno ora più che
mai per comprenderci gli uni gli altri e cementare i rapporti
fra popoli e persone". Matera sarà la capitale europea della
cultura nel 2019, Pistoia è quella italiana nel 2017. "Abbiamo
voluto inserire Pistoia in un percorso di riflessione per fare
un raffronto fra politiche regionali, nazionali ed europee
sull'impatto culturale" e per capire quali conseguenze "potrebbe
avere per lo sviluppo del territorio il riconoscimento di
capitale della cultura", ha spiegato la vicepresidente e
assessore alla Cultura della Regione Toscana Monica Barni che
oggi, al Parlamento europeo, ha partecipato a una tavola rotonda
sul tema insieme al commissario Navracsics, l'europarlamentare
Pd Silvia Costa e i sindaci di Pistoia, Mantova (capitale
italiana della cultura 2016) e Matera. "Con il titolo di
capitale italiana si premia la qualità progettuale come valore
delle politiche pubbliche", inserite "in una visione organizzata
di sviluppo culturale ma anche economico di un territorio che va
al di là di una somma d'interventi inorganici", ha chiarito
Barni.
Ispirandosi all'iniziativa europea, che quest'anno celebra il
suo 30esimo anniversario, l'Italia ha deciso nel 2014 di
eleggere ogni anno una propria capitale della cultura. "È il
segnale che siamo interessati a fare della cultura un elemento
strategico dello sviluppo", ha dichiarato Silvia Costa. Quello
appena cominciato "è un anno importante, che Pistoia vive come
una responsabilità nazionale", per "riaffermare ogni giorno
antichi valori di civiltà" e costruire insieme alle altre città
europee "una rete di relazioni permanente che provi a
riaffermare la prospettiva degli stati uniti d'Europa", ha detto
il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli.
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