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Rossi, potenziare politiche coesione

Rossi, potenziare politiche coesione

Su stop fondi Spagna e Portogallo sarebbe 'messaggio devastante'

BRUXELLES, 14 ottobre 2016, 23:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Potenziare le politiche di coesione non conteggiando i cofinanziamenti nazionali nel calcolo del deficit e associare i programmi regionali a quelli europei. Inoltre, sulla sospensione dei fondi strutturali a Spagna e Portogallo la Commissione dovrebbe fermarsi, altrimenti "sarebbe un messaggio devastante" e non servirebbe a "fermare il vento anti-europeista che spira molto forte". Questi i punti principali della ricetta per il futuro dell'Ue del presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, a Bruxelles per partecipare alla Settimana europea delle regioni e delle città.
    Lo scopo delle politiche di coesione è "costruire un'Europa sociale", spiega Rossi, ma "bisogna prendere atto con rammarico che, dopo l'intuizione di Jacques Delors, non sono stati fatti passi avanti. Io insisto che oltre a riconfermare le politiche di coesione abbiamo bisogno di integrarle anche con gli strumenti finanziari" e "possiamo lavorare su una 'condizionalità ex ante' più alta, che potrebbe riguardare il fatto che i Paesi e poi le regioni assumano gli obiettivi dei programmi europei come obiettivi su cui far convergere anche le proprie risorse", cosa che "in Toscana abbiamo già fatto".
    È "una proposta coraggiosa", "aspettiamo di avere risposte positive e naturalmente insistiamo nella richiesta che i cofinanziamenti delle politiche di coesione siano tolti dal Patto di stabilità". Rossi si dice poi dispiaciuto per l'esito del referendum sulla Brexit, ma invita anche a constatare che "l'Europa dei 28 non può andare avanti così. Forse è arrivato il momento di stabilire che esistono due 'Europe', una più coesa e una che è più mercato".
   

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