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Ambiente: Corte Ue riprende caso terreni ex Montedison

Ambiente: Corte Ue riprende caso terreni ex Montedison

Se proprietario non ha inquinato non deve pagare bonifica

BRUXELLES, 04 marzo 2015, 20:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Se il proprietario di un terreno inquinato non ha contribuito alla contaminazione, non deve pagare il costo della bonifica. La legge italiana risulta quindi in linea con la normativa Ue. Questa la posizione espressa nella sentenza di oggi dalla Corte di giustizia europea, chiamata ad esprimersi dal Consiglio di Stato italiano dopo il ricorso in appello proposto dal ministero dell'Ambiente contro tre sentenze del Tar della Toscana.
    Al centro della vicenda sono alcuni terreni del sito di interesse nazionale Massa Carrara, che presentano un elevato grado di inquinamento. I terreni erano stati di proprieta' del Gruppo Montedison, poi acquistati dalle tre societa' Fipa Group, Tws Automation, e Ivan. La contaminazione non e' stata causata dalle tre societa', ma sembra piuttosto essere conseguenza diattivita' imputabili a Montedison.
    L'amministrazione competente ha preteso da Fipa, Tws e Ivan, in qualita' di proprietari dei fondi, l'attuazione di alcuni interventi di sicurezza d'emergenza. Il Tar Toscana - su ricorso delle tre societa' - ha revocato le misure.
    Nel caso sia impossibile individuare il responsabile dell'inquinamento e l'amministrazione provveda al ripristino, i proprietari avranno solo una responsabilità patrimoniale, dovranno cioè rimborsare la parte di valore acquisito dai terreni grazie all'intervento di bonifica. (ANSA)

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