Sono 20 mila i ragazzi in
Toscana che hanno aderito finora alla Garanzia Giovani, il
programma europeo nato per lottare contro la disoccupazione
giovanile. Circa un terzo degli 11mila che hanno siglato un
"patto" con i servizi per l'impiego toscani poi sono entrati nel
mercato del lavoro, soprattutto con tirocini. A presentare gli
ultimi dati è Emanuele Bobbio, assessore alla Scuola, Università
e Ricerca della Regione Toscana, in occasione di un incontro
organizzato da EARLALL (Associazione europea di regioni ed enti
locali sui temi dell'educazione permanente) sui rapporti fra
dimensione regionale e locale di "Garanzia Giovani".
"Nel 2014 le misure più utilizzate in Toscana sono state la
formazione e i tirocini" afferma Bobbio, spiegando che si tratta
delle stesse misure con le quali la regione italiana "si è posta
all'avanguardia in Europa" con la sua esperienza del progetto
GiovaniSì, di cui dal 2011 hanno beneficiato oltre 132mila
ragazzi.
In Toscana intanto la Garanzia Giovani ha registrato 14 mila
colloqui di orientamento. Fra gli 11 mila 'patti' siglati con i
servizi per l'impiego, 2.088 sono sfociati in tirocini, "che
possono diventare una sorta di ponte verso un contratto"
dichiara Bobbio. Altri 1.245 giovani hanno ottenuto un contratto
a tempo determinato, 396 un apprendistato e 45 un contratto a
tempo indeterminato.
Le cifre dei contratti sono limitate, ma "è così da anni -
commenta l'assessore regionale alla Scuola - e specie quando si
entra sul mercato del lavoro. Noi poi come Regione Toscana
offriamo degli incentivi per far sì che i contratti di tirocini
vengano trasformati in contratti a tempo determinato e
indeterminato". L'obiettivo della Garanzia Giovani in Toscana è
quello di raggiungere 55mila ragazzi, specie fra i 15 e i 29
anni, con una spesa di quasi 65 milioni di euro. (ANSA)
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