La moglie di Rocco Leone, il
cooperatore italiano dell'Onu superstite in Congo, ha potuto
parlare al telefono con il marito, che l'ha rassicurata sulle
sue condizioni. Le avrebbe detto di stare bene. Lo si apprende a
Prato da amici dell'unico italiano sopravvissuto all'agguato in
Congo dove ieri sono stati uccisi l'ambasciatore Luca Attanasio,
il carabiniere Vittorio Iacovacci e l'autista Mustapha Milambo.
Rocco Leone, direttore aggiunto del World Food Programme (Wfp),
56 anni, non risulta ferito nella sparatoria ma è ricoverato in
un ospedale africano in stato di shock. Anche la sorella Maria
Grazia Leone conferma le sue buone condizioni. "Rocco sta bene e
grazie al cielo abbiamo saputo come stava immediatamente dai
media, subito dopo l'attentato. Sono sicura che questi sono
momenti difficili per tutti e chiedo di rispettare per quanto
possibile la nostra apprensione", ha detto, parlando brevemente
con l'ANSA, Maria Grazia Leone. "Ora - ha aggiunto la familiare
- aspettiamo che torni in Italia".
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