Il patrimonio Alinari,
composto da oltre 5 milioni tra immagini e altri oggetti, sarà
destinato alla fruizione pubblica grazie all'allestimento di un
nuovo museo, a Villa Fabbricotti a Firenze, in circa 27 mesi. E
per gestire e valorizzare l'archivio entro aprile 2020 la
Regione Toscana, che ne è divenuta proprietaria il 19 dicembre
scorso, approverà un 'Piano strategico di sviluppo culturale del
patrimonio' ed entro maggio procederà alla creazione di una
Fondazione nella quale potrebbe essere coinvolto anche il
Mibact. Questo il futuro dell'antica azienda fotografica
Fratelli Alinari, fondata a Firenze nel 1852, illustrato oggi
dalla Regione che ha così ufficializzato l'acquisizione scattata
dopo l'annuncio della vendita della sede storica della società
nel maggio scorso.
L'archivio comprende fotografie, negativi su lastra di vetro
e su pellicola, diapositive, autocromie, cartoline, apparecchi
fotografici e 26mila pezzi del fondo stamperia d'arte. Entro
maggio 2020 poi sarà acquistato anche il patrimonio di oltre
200mila immagini digitali, con il relativo sistema di
catalogazione e indicizzazione: la società F.lli Alinari Idea,
ha spiegato la Regione, si è già impegnata a cedere questo
patrimonio al prezzo che sarà determinato con valutazione
economica e comunque entro i 2,4 milioni previsti dalla legge.
Nel suo complesso, il patrimonio, uno dei più grandi del mondo,
testimonianza unica della cultura, del paesaggio, dell'arte,
della moda italiana tra la seconda metà dell'800 e la prima metà
del '900, sarà poi esposto nella nuova sede di Villa Fabbricotti
appena saranno terminati i lavori necessari per adeguare la
struttura. Il valore di tutta l'opera, tra acquisizione e
allestimento della sede, è di circa 15 milioni di euro.
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