La magnificenza della porcellana,
specchio delle sperimentazioni d'arte, ma anche dei mutamenti
sociali nel Granducato di Toscana sotto i Lorena, nella mostra
'Fragili tesori dei Principi. Le vie della porcellana tra Vienna
e Firenze' curata da Rita Balleri, Andreina d'Agliano, Claudia
Lehner-Jobst e realizzata in collaborazione con la collezione
del Principe di Liechtenstein. Presentata a Palazzo Pitti,
prosegue fino al 10 marzo 2019.
Evento decisivo per la porcellana a Firenze fu la chiamata
del pittore austriaco Carlo Wendelin Anreiter de Ziernfeld, il
più celebrato artista del genere in Europa, da parte del
marchese Carlo Ginori, fondatore dell'omonima manifattura.
"Nella Toscana dei Granduchi Lorenesi - dice Eike Schmidt,
direttore degli Uffizi - l'atmosfera culturale non conosceva
confini, parlava molte lingue, si respirava un'aria
cosmopolita". Esposti anche dipinti, sculture, commessi in
pietra dura, cere, avori, cristalli, arazzi, arredi e incisioni.
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