Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Riti per obbligare donne a prostituirsi

Riti per obbligare donne a prostituirsi

Indagini a Pistoia, nigeriane soggiogate da connazionali

MONTECATINI TERME (PISTOIA), 08 novembre 2018, 21:24

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Due nigeriani, un uomo e una donna, sono stati arrestati dalla polizia di Pistoia per tratta di persone, tentata estorsione, sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione, reati commessi contro alcune loro connazionali fatte entrare in Italia e poi avviate alla prostituzione in alcune città italiane, tra le quali Prato.
    I due, residenti in Valdinievole, ora si trovano l'uno in carcere e l'altra con obbligo di dimora. Dalle investigazioni, dirette dal sostituto procuratore Angela Pietroiusti della Dda di Firenze, è emerso che le donne, prima della partenza dalla Nigeria, venivano sottoposte a un particolare rito detto 'Ju Ju': al termine venivano praticati alcuni fori alle mani con oggetti appuntiti. Il sangue fuoriuscito veniva poi mischiato ad una sostanza nera con cui si spalmavano le ferite. Le donne, una volta in Italia, risultavano debitrici di 35 mila euro che avrebbero dovuto ripagare prostituendosi. Inoltre venivano minacciate le famiglie d'origine in Nigeria.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza