Al lavoro come
schiavi, frustati, minacciati di morte e seviziati con un
coltello: la denuncia choc è finita sul tavolo della procura di
Massa e coinvolge tre pakistani che accusano il titolare di una
ditta nautica di Carrara. La notizia è riportata stamani sulla
cronaca de La Nazione e nella denuncia, depositata dall'avvocato
Michela Poletti, oltre che delle angherie subite si parla anche
stipendi pagati con bonifici ai tre stranieri soldi che poi
dovevano subito restituire in contanti al datore di lavoro.
I tre pakistani, di circa 30 anni, sarebbero stati costretti
a lavorare fino a 13 ore al giorno, come si legge nella
denuncia, e inizialmente senza contratto e senza alcun strumento
di protezione. Avevano compiti di resinatori della vetroresina
utilizzata per la costruzione delle imbarcazioni.
I tre, 'isolati' anche dai loro connazionali, si sono rivolti
anche alla Cgil.
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