Tutti i Paesi in Europa "devono
condividere" gli sforzi dell'Italia, ma "la ricerca di un
maggiore coinvolgimento degli altri, non può giustificare nostre
chiusure". Lo ha detto l'arcivescovo di Firenze, cardinale
Giuseppe Betori, nell'omelia pronunciata in Duomo in occasione
della festa di San Giovanni Battista, patrono della città, in un
passaggio dedicato alla situazione dei migranti. "Un clima di
divisione è sempre nocivo per una società, soprattutto quando
prende a pretesto le origini etniche. La dignità della persona
umana è un principio irrinunciabile e precede cittadinanza,
provenienza, etnia, cultura, religione", ha aggiunto convinto
che occorre aprire "corridoi umanitari", promuovere politiche di
sviluppo "nei paesi di partenza dei migranti" ma soprattutto
"percorsi di integrazione e non si mettano i poveri contro i
poveri per scopi di propaganda".
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