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Comuni: lettera deputate Fi contro vendita Casa delle donne

Comuni: lettera deputate Fi contro vendita Casa delle donne

Inviata a sindaco di Viareggio Del Ghingaro

VIAREGGIO (LUCCA), 11 aprile 2018, 17:11

Redazione ANSA

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Una lettera per chiedere di rivedere la decisione di vendere lo stabile che ospita la 'Casa delle donne' e trovare, insieme alle operatrici della stessa, un percorso condiviso di sostegno e valorizzazione della loro attività, è stata inviata al sindaco di Viareggio Giorgio Del Ghingaro dalle deputate di Forza Italia Deborah Bergamini, Stefania Prestigiacomo, Annagrazia Calabria, Mara Carfagna (Vice presidente della Camera dei Deputati), Michaela Biancofiore, Catia Polidori, Elisabetta Ripani, Erica Mazzetti, Mariastella Gelmini, Laura Ravetto, Claudia Porchietto e Barbara Masini. Nella missiva le deputate ricordano al primo cittadino che la struttura ospita il centro anti violenza 'L'Una per l'altra' e rappresenta un punto di riferimento per le donne di tutta la Versilia. "L'edificio, si legge nella lettera, è da oltre vent'anni sede dell'associazione e, solo dal 2001 ad oggi, ha accolto ed aiutato più di 1700 donne vittime di violenze ed abusi. Le volontarie, inoltre, si impegnano ogni giorno per contrastare la violenza sulle donne, con seminari ed iniziative che coinvolgono le scuole della città e la cittadinanza in generale. Si tratta di un progetto sociale importante, fatto di partecipazione, inclusione attiva e di cultura accessibile.
    Pensare di dismettere un luogo così prezioso che raccoglie le storie e i percorsi delle vittime di abusi, per sanare anni di mala gestione economica e rimpinguare le casse comunali, è una sconfitta per tutta la società civile".
    "L'operazione di alienazione decisa dalla giunta che lei guida, invece, proseguono, è un segnale che rischia di scoraggiare chi si impegna in modo gratuito contro la violenza di genere, e minaccia il valore di un'esperienza ultradecennale che va invece rispettata è promossa. Per questo crediamo sia indispensabile trovare una soluzione condivisa che, scongiurando il trasferimento, possa garantire la prosecuzione delle attività. Nel caso in cui non si potesse fare a meno di effettuare il trasferimento, chiediamo che siano le operatrici stesse che gestiscono la casa ad essere coinvolte nel processo di individuazione della nuova struttura, per poter giudicare e approvare l'idoneità del fondo che il Comune vorrà assegnare loro".
   

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