"I proclami che sento fare in
campagna elettorale" sull'introduzione di dazi o "sull'idea di
tassare le multinazionali, che vorrebbe semplicemente dire farle
scappare dal Paese, non è politica industriale, tutto questo è
politica elettorale". Così Carlo Calenda, ministro per lo
Sviluppo economico, a margine dell'Annual meeting di Bhge a
Firenze. Il problema di queste prese di posizione, spiega, "è
che poi questi messaggi arrivano fuori e danno il senso di una
classe dirigente italiana in parte impreparata a governare il
Paese, ed è un peccato". Per il ministro "conviene che i mercati
siano ben aperti in maniera da poter esportare le nostre merci e
il made in Italy. Altra cosa è la battaglia contro il dumping
che noi abbiamo condotto strenuamente in Europa, per esempio
riuscendo a non far riconoscere lo status di economia di mercato
ai cinesi, o la nuova normativa sulla golden power. Questo è un
modo pragmatico di combattere quelli che sono i comportamenti
scorretti e riequilibrare la globalizzazione".
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