Avrebbero estorto denaro a due
fratelli, titolari di una ditta fiorentina di ortofrutta fallita
nel 2013, costringendoli a saldare i loro debiti con minacce e
vantando i loro contatti con la 'ndrangheta. Per questo 5
persone sono state arrestate dalla Guardia di Finanza, in
esecuzione di altrettante misure di custodia cautelare, tre in
carcere e due ai domiciliari, disposte dal gip Francesco Bagnai
su richiesta della Dda di Firenze. I reati contestati sono
estorsione in concorso aggravata dal metodo mafioso e bancarotta
preferenziale. In manette un imprenditore di Bergamo, Alessandro
Santini, titolare di una ditta di import-export di frutta, e i
suoi presunti 'emissari', entrambi di origine calabrese che
avrebbe assoldato per riscuotere i debiti che vantava dalla
ditta di Firenze: Carmelo Caminiti e Paolo Malara, secondo gli
inquirenti legati alla cosca 'ndranghetista dei De Stefano
Tegano. Ai domiciliari due napoletani: Francesco Pizzimenti e
Eugenio Potenza che avrebbero partecipato alle estorsioni.
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