Il tribunale di Arezzo ha respinto
la richiesta di confisca di Villa Wanda, la storica dimora
aretina di Licio Gelli. A chiederla era stato il procuratore
della Repubblica di Arezzo come misura di prevenzione a carico
di persone pericolose anche se defunte. Il tribunale si era
riservato la decisione che è poi arrivata stamani.
La dimora di Gelli, una villa ottocentesca sulle colline di
Arezzo, non diventerà un bene dello Stato, da mettere all'asta o
da trasformare in un luogo di pubblico servizio. L'iter era
partito da una richiesta di sequestro e confisca dell'allora
questore Enrico Moja subito dopo la morte dell'ex gran maestro
della P2, seguendo la procedura relativa a persone pericolose o
in odor di mafia. La richiesta di Moja era stata poi fatta
propria dal procuratore e discussa davanti al collegio, alla
presenza degli avvocati degli eredi di Gelli, la moglie Gabriela
Vasile e i figli Raffaello, Maurizio e Maria Grazia.
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