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Prima sentenza Consip, Marco Gasparri patteggia

Prima sentenza Consip, Marco Gasparri patteggia

Condannato a un anno e 8 mesi. Csm invia atti a procura di Roma

14 settembre 2017, 17:15

Redazione ANSA

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Il dirigente del Consip Marco Gasparri in una foto tratta da sistemi.integrati.net - RIPRODUZIONE RISERVATA

Il dirigente del Consip Marco Gasparri in una foto tratta da sistemi.integrati.net - RIPRODUZIONE RISERVATA
Il dirigente del Consip Marco Gasparri in una foto tratta da sistemi.integrati.net - RIPRODUZIONE RISERVATA

Prima sentenza nella vicenda giudiziaria che coinvolge Consip. L'ex dirigente Marco Gasparri, indagato per corruzione in concorso con l'imprenditore napoletano Alfredo Romeo, ha patteggiato una condanna ad un anno e 8 mesi. Lo ha ratificato oggi il gup Rosalba Liso. Il processo per Romeo è invece fissato per il prossimo 19 ottobre. Secondo l'impianto accusatorio dei pm romani l'imprenditore napoletano avrebbe pagato 100 mila euro in 4 anni a Gasparri, dal 2012 al 2016.

Intanto il Csm invia alcuni atti della pratica Consip-Cpl Concordia alla procura di Roma, ritenendo che ci siano possibili profili di sua competenza: riguarderebbero comportamenti che sarebbero stati tenuti da ufficiali di polizia giudiziaria. La decisione è stata presa dalla Prima Commissione che in questi mesi ha ascoltato diversi magistrati: dal pm Nunzio Fragliasso, che ha retto la procura di Napoli sino alla nomina di Giovanni Melillo, al pg partenopeo Luigi Riello e al capo della procura di Modena Lucia Musti. Gli atti inviati a piazzale Clodio sarebbero relativi proprio al contenuto di alcune di queste audizioni. Gli ufficiali di polizia giudiziaria in questione si sarebbero occupati della trasmissione da Napoli a Modena del fascicolo Cpl Concordia , avviato dalla procura del capoluogo campano e poi trasmesso per competenza ai colleghi emiliani. Quel fascicolo conteneva la famosa telefonata tra Matteo Renzi e il generale della Guradia di Finanza Adinolfi, che finì sulle pagine dei giornali. Solo in uno dei due faldoni inviati a Modena quel colloquio sarebbe stato omissato, in un altro no. E ci sarebbero state anche altre presunte anomalie nelle modalità di trasmissione, a quanto è stato riferito al Csm. Nelle audizioni si sarebbe anche fatto riferimento ad atteggiamenti e dichiarazioni di ufficiali della pg che il Csm,inviando le carte alla procura di Roma, ha ritenuto meritevoli di un approfondimento.

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