Avrebbe creato una rete di società
collegate tra loro con un sistema 'a scatole cinesi', che
venivano puntualmente spogliate di ricchezze, utili, assets, e
quindi portate al fallimento con gravi perdite per i creditori.
Questa l'accusa per la quale un imprenditore fiorentino 50enne è
stato arrestato dalla guardia di finanza, a seguito di una
misura di custodia cautelare ai domiciliari emessa dal gip di
Firenze Anna Liguori. Sequestrati beni immobili per un valore di
380mila euro.
Il reato contestato all'imprenditore è quello di bancarotta
fraudolenta, in concorso con un commercialista di Impruneta,
colpito dalla misura interdittiva della sospensione temporanea
dall'esercizio dell'attività professionale.
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