Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Confisca beni a padre legale pentito

Confisca beni a padre legale pentito

Avvocato coinvolto in inchiesta su morte testimone giustizia

REGGIO CALABRIA, 01 ottobre 2016, 12:33

Redazione ANSA

ANSACheck

Personale del Centro Operativo di Firenze della Dia, su disposizioni della Dda di Reggio Calabria, ha eseguito a Prato, Reggio e Cosenza la confisca di beni per oltre 2 milioni di euro, nei confronti di Sante Pisani, 67 anni, imprenditore ritenuto contiguo alla cosca Pesce-Bellocco di Rosarno. All'uomo è stata applicata anche la sorveglianza speciale di ps per 3 anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Pisani, trasferitosi negli anni '90 con la famiglia a Poggio a Caiano (Prato), aveva mantenuto, secondo l'accusa, il ruolo di riciclatore dei proventi della cosca fino al 2012, anno in cui era tornato a Rosarno. Tra i beni confiscati anche lo studio legale Pisani di cui era titolare l'avvocato Vittorio, figlio di Sante e storico legale di fiducia della cosca Bellocco, arrestato nel 2014, e poi diventato collaboratore di giustizia, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della testimone di giustizia Maria Concetta Cacciola, deceduta il 20 agosto 2011 per ingestione di acido muriatico.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza