Assolto perché "il fatto non
sussiste": così stasera la corte d'assise di Pisa al termine del
processo a carico di Jalal El Hanaoui, il marocchino di 26 anni
residente a Ponsacco (Pisa), accusato di istigazione alla jihad
attraverso facebook. Il pm Angela Pietroiusti aveva chiesto la
condanna a 8 anni di carcere: dopo la sentenza ha preannunciato
che ricorrerà in appello. All'opposto la difesa aveva chiesto
l'assoluzione.
"E' finito un incubo perché se mi avessero condannato per una
cosa che non ho mai fatto sarei impazzito": queste le parole di
Jalal El Hanaoui, 26 anni, marocchino, poco dopo essere stato
assolto. Il giovane, che ha ricordato uno dei suoi legali si è
fatto più di un anno di carcere, si trovava attualmente agli
arresti domiciliari: la corte ne ha disposto l'immediata
liberazione.
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