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Firenze, Voragine lungarno: inchiesta per crollo colposo

Firenze, Voragine lungarno: inchiesta per crollo colposo

Al momento non ci sono indagati per il crollo tra Ponte Vecchio e Ponte alle Grazie, in pieno centro storico

FIRENZE, 30 maggio 2016, 19:23

Redazione ANSA

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Voragine lungarno: pioggia non ferma lavori - RIPRODUZIONE RISERVATA

Voragine lungarno: pioggia non ferma lavori - RIPRODUZIONE RISERVATA
Voragine lungarno: pioggia non ferma lavori - RIPRODUZIONE RISERVATA

"Publiacqua ci ha detto che nei giorni precedenti non risultano chiamate dalla zona per perdite o infiltrazioni", ed ha definito "provvidenziali le operazioni di chiusura della strada a pedoni ed automezzi per la perdita di acqua da parte di una tubazione" nella stessa zona di quello che poi ha ceduto portando al crollo del manto stradale: "sarebbe andata molto peggio, se questo non fosse stato fatto". Lo ha spiegato, durante la sua comunicazione al Consiglio riguardo il crollo sul lungarno Torrigiani, il sindaco di Firenze Dario Nardella che ha ricostruito quanto successo. Al termine dell'intervento su questa tubazione, avvenuto "intorno alle 3,40", Publiacqua ha informato della "fine dell'intervento". "Alle 6 si verifica lo sprofondamento a 350 metri dal punto della prima perdita, ma la centrale operativa del Comune non riesce a rintracciare Publiacqua, fino alle 7: a quel punto, da Publiacqua, hanno detto prima delle otto non sarebbe potuta arrivare una squadra", ha aggiunto il sindaco.

Sopralluogo stamani del capo della protezione civile Maurizio Curcio.

Si continua intanto a lavorare nel cantiere di lungarno Torrigiani a Firenze dove mercoledì scorso si è aperta una voragine. I tecnici di Publiacqua e del Genio Civile stanno monitorando la situazione alla luce della forte pioggia di queste ore. Sull'area della voragine sono stati sistemati teli impermeabili per impedire il dilavamento della terra, mentre sono già pronte le idrovore nel caso fosse necessario togliere l'acqua che potrebbe accumularsi nel'area.

"Le cose vanno chiarite e non possiamo finire a tarallucci e vino. Se ci sono responsabilità vanno individuate, senza polemiche. Io non faccio l'accusatore ma pretendo di sapere come sono andate le cose perché i responsabili devono pagare". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, parlando con i giornalisti in merito agli sviluppi degli accertamenti sulle cause della voragine sul lungarno. Sulla vicenda "c'è una grande collaborazione con la magistratura e la Procura - ha detto ancora - e continueremo a collaborare in tutte le modalità che la Procura ritenga utili".

Saranno usate anche le immagini dai satelliti internazionali per cercare di chiarire cosa è accaduto in Lungarno Torrigiani la notte tra il 24 ed il 25 maggio fino al momento dell'apertura della voragine. Lo ha detto Nicola Casagli, dell'Università di Firenze, che già sta monitorando gli eventuali movimenti dell'area per conto della protezione civile con un radar simile a quello usato perla Costa Concordia. Secondo lo studioso le analisi delle immagini potrebbero esser completate entro domani.

Completare il ripristino di lungarno Torrigiani entro il 4 novembre, giorno del 50/o anniversario dell'alluvione di Firenze. E' l'obiettivo indicato dal sindaco di Firenze Dario Nardella che ha compiuto un sopralluogo sul luogo in cui si è aperta la voragine. Entro settembre dovrebbero invece essere completati i lavori di somma urgenza. Nardella ha anche annunciato la firma, oggi, di un'ordinanza per costituire un gruppo tecnico operativo con le autorità competenti per il ripristino del lungarno. Sulla vincenda intanto la procura di Firenze ieri ha aperto un fascicolo per crollo colposo. Per il momento non ci sono indagati. L'inchiesta è coordinata dal pm Gianni Tei. 

Nardella, radar non registra spostamenti - I radar sistemati dall'università per controllare lo spostamento della spalletta di lungarno Torrigiani "non hanno registrato nessuno spostamento ulteriore del muro di margine, nemmeno mezzo millimetro". Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella parlando con i giornalisti. Il sistema radar, simile a quello che venne utilizzato per verificare gli spostamenti del relitto della Costa Concordia, fino a ieri pomeriggio aveva registrato uno spostamento di 7 millimetri l'ora". Già da queste ore cominciamo ci i primi rilievi che ci consentiranno di fare i lavori di somma urgenza per impermeabilizzare la parte sottostante nel caso dovessero arrivare le piogge anche estive e che servono a stabilizzare il sito", ha spiegato Nardella. "Contestualmente il gruppo tecnico provvederà alla progettazione, sempre in somma urgenza, per cominciare i lavori di ricostruzione del muro di margine e ovviamente ripristinare tutta la viabilità. Ho dato come termine ultimo - ha detto il sindaco - settembre di quest'anno: non possiamo permetterci di arrivare alla stagione autunnale con il rischio di piogge che facciano aumentare il livello dell'Arno. Mi hanno detto che si va troppo veloce, ma secondo me non e' nemmeno abbastanza...". "Il nostro obiettivo - ha aggiunto Nardella - è fare lungarno Torrigiani più bello di come era prima dello smottamento. E sarebbe importante arrivare a questo termine a questo traguardo anche con i lavori di ripristino estetico architettonico dopo quelli di somma urgenza entro il 4 novembre, data in cui Firenze e tutto il mondo ricorderà il 50/o anniversario dell'alluvione che ha colpito con una ferita ben più grave la nostra città e non soltanto".

Nardella, pagherà tutto Publiacqua - Sarà Publiacqua a pagare i costi, stimati in cinque milioni, per quanto accaduto in lungarno Torrigiani dove ieri si è aperta una voragine. Lo ha detto il sindaco Dario Nardella aggiungendo di aver preso "il mio impegno affinchè neanche un euro di questi cinque milioni andrà sulla tariffa pagata dai cittadini". Il sindaco ha anche detto che quella di cinque milioni è una stima dovuta "ad una prima valutazione". L'ad di Publiacqua Alessandro Carfì dovrebbe dimettersi? "Questa è una valutazione che sta alla coscienza dell'amministratore delegato e del gruppo di Publiacqua": così il sindaco di Firenze Dario Nardella ha risposto ai cronisti circa le responsabilità della voragine apertasi ieri sul lungarno Torrigiani. "Io - ha aggiunto il sindaco - confermo quello che ho detto: abbiamo una rete idrica di 1.200 km che riceve ogni anno 5.000 interventi di manutenzione: è sotto gli occhi di tutti che questa voragine non è stata causata da un agente meteo, atmosferico o calamità naturale, ergo si arriverà a una conclusione diversa. E non sono io che devo dare le risposte in questo caso. Io - ha spiegato - pongo delle domande e non sono solo le mie domande ma sono le domande di tutti i fiorentini".

Intesa Protezione Civile-Utilitalia - Procedure e strumenti di collaborazione che consentano di raggiungere obiettivi comuni nel campo della previsione e prevenzione dei rischi e nella gestione e superamento delle emergenze dovute ai servizi idrici, energetici e di igiene urbana: è lo scopo dell'accorso siglato tra il Dipartimento della Protezione Civile e Utilitalia, la federazione delle imprese idriche, energetiche e ambientali. Utilitalia, che riunisce diverse aziende di servizi pubblici locali operanti nei settori dell'energia elettrica, gas, acqua ed igiene urbana, supporterà il Dipartimento nella raccolta delle informazioni sugli effetti degli eventi calamitosi alle infrastrutture e sui servizi idrici energetici e di igiene urbana. A sua volta, il Dipartimento metterà a disposizione le informazioni in proprio possesso sugli eventi calamitosi per facilitare e ottimizzare l'eventuale intervento specialistico degli esperti di Utilitalia sul territorio. "Le aspettative dei cittadini rispetto alle capacità di risposta del sistema di protezione civile hanno standard sempre più elevati - sottolinea il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio - L'avvio di questa collaborazione, già provata sul campo in occasione dell'emergenza idrica a Messina, permetterà di migliorare l'efficacia delle azioni di protezione civile prima, durante e dopo l'emergenza". Per il presidente di Utilitalia Giovanni Valotti "l'accordo renderà più omogeneo l'approccio nelle situazioni di emergenza che si possono determinare in caso di alluvioni, terremoti e dissesti in genere, in cui la popolazione interessata ha generalmente bisogno di un supporto immediato e coordinato sull'energia e sull'acqua potabile".

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