Attivisti di Greenpeace, anche nudi,
hanno protestato sul Monte Morello, alle spalle di Firenze,
contro la "presenza di sostanze chimiche pericolose e
persistenti, dannose per la salute e l'ambiente, nei prodotti
dei maggiori marchi del settore outdoor", trovate in gran parte
dell'abbigliamento tecnico, sportivo e da montagna (abiti,
scarpe, tende, zaini, corde e sacchi a pelo) testato
dall'associazione ambientalista. Iniziative analoghe ci sono
state in Toscana sulla falesia di Vecchiano (Pisa) e seguono
quanto realizzato in 19 Paesi, dall'Australia alla Cina, dalla
Germania alla Slovenia. Greenpeace ha voluto così denunciare che
alcuni marchi di materiale da montagna o per sport e attività
all'aria aperta "continuano a usare sostanze Pfc per
impermeabilizzare i loro prodotti nonostante si dichiarino a
parole sostenibili e amanti della natura".
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