Spegne 50 candeline martedì 27 settembre Lorenzo Cherubini in
arte Jovanotti, eterno ragazzo fortunato. Cinque decadi
attraversate con leggerezza (ma non con superficialità), sul
filo delle sette note. Da quando poco più che ragazzino cominciò
a stare dietro le console delle discoteche romane, per passare
poi alle radio milanesi e infine in sala d'incisione e su palchi
sempre più tecnologici e sorprendenti, in live dove ancora oggi
ha ben pochi rivali.Simbolo del giovanilismo esasperato della
fine degli anni '80 e l'inizio dei '90, Jova - sempre in
movimento, sempre attivo - è in realtà cresciuto in fretta,
riuscendo nel tempo a rompere gli schemi, ad abbattere i
pregiudizi del pubblico e dei critici dal palato più fine, e ad
accreditarsi tra i cantautori più amati, con il suo Penso
Positivo (1993) diventato slogan programmatico per più di una
generazione. E' il simbolo di un trasformismo artistico e
d'immagine che si compie inesorabile per portarlo all'artista di
oggi, che continua a non fermarsi e a incassare record e
successi.
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