(Di Francesco Gallo) Ragazzo problematico
in 'Forrest Gump', naufrago in 'Cast Way', astronauta in 'Apollo
13', capitano tutto d'un pezzo in 'Salvate il soldato Ryan',
giovane avvocato malato di Aids in 'Philadelphia', cittadino
dell'Europa dell'Est, 'naufrago' ancora, ma in un moderno
aeroporto in 'The terminal'. Questi solo alcuni dei tanti ruoli
di Tom Hanks, due Oscar consecutivi (nel 1994 per Philadelphia e
nel 1995 per Forrest Gump), che compie 60 anni sabato. Antidivo
per eccellenza, faccio da bravo ragazzo senza troppo fascino, su
di lui sono piovuti ruoli di tutti i tipi come potrebbe capitare
all'uomo della porta accanto tanto da meritarsi il soprannome, a
Hollywood, de ''il moderno James Stewart''.
''Non voglio ammettere pubblicamente che posso essere anche
cattivo - ha detto una volta l'attore su questa sua fama di
buono -. Non voglio che qualcuno si crei false aspettative. Il
mondo del cinema è duro e volubile e se tu non riesci ad essere
spietato, c'è una buona possibilità di sparire dalla scena molto
rapidamente. Le apparenze insomma ingannano specie ad
Hollywood''.
Nato a Concord (California) da Amos Mefford Hanks e da madre
infermiera di origini portoghesi, Janet Marylyn Frager, debutta
nel 1984, con 'Splash - Una sirena a Manhattan' di Ron Howard
che lo lancia ad Hollywood. Arrivano poi negli anni Ottanta
alcune commedie ('Casa, dolce casa?', 'Dirsi addio', 'La
retata', 'Big', 'L'erba del vicino', 'Turner e il casinaro'), e
nel 1990 'Il falò delle vanità' di Brian De Palma, flop
commerciale e di critica. Nel 1993 è l'avvocato gay ammalato di
Aids di Philadelphia di Jonathan Demme, un ruolo che doveva
essere di Daniel Day-Lewis e per il quale ha perso ben venti
chili. Arriva con questo film il primo Oscar, un Golden Globe,
un Orso d'Argento al Festival di Berlino e un MTV Movie Award.
L'anno successivo la statuetta è ancora sua (emulando il record
di Spencer Tracy) per l'interpretazione del candido geniale
idiota di nome Forrest Gump. Il film riceve ben tredici
nomination all'Oscar, vincendone sei (miglior film, regia,
attore, sceneggiatura non originale, montaggio ed effetti
speciali). Due anni dopo lavora ancora con Ron Howard vestendo i
panni dell'astronauta Jim Lovell in 'Apollo 13', film non caso
ispirato alla missione Apollo 13 del 1970. Nel 1996 l'esordio
alla regia con la commedia musicale Music Graffiti e nel 1998
lavora con Steven Spielberg nel film 'Salvate il soldato Ryan'.
Anche qui è pioggia di premi: riceve undici nomination all'Oscar
e ne vince cinque: (miglior regia, fotografia, montaggio, sonoro
ed effetti sonori).
Arriva poi 'Cast Away' di Robert Zemeckis dove è appunto Chuck
Noland, agente del servizio espresso Fed Ex che naufraga su
un'isola deserta (Golden Globe come miglior attore e quinta
candidatura all'Oscar). Nel 2004, torna a lavorare con Spielberg
in The Terminal, film ispirato alla storia vera del rifugiato
iraniano Mehran Nasseri, che nel 1988 visse bloccato nel
terminal 1 dell'aeroporto di Parigi Charles de Gaulle.
Veste poi i panni del professore esperto di simboli, ovvero
Robert Langdon, sia 2006 che nel 2009, ovvero il protagonista de
'Il codice da Vinci' e 'Angeli e demoni' diretti da Ron Howard).
Un ruolo che interpreterà nuovamente in 'Inferno'. Nel 2015 è
invece protagonista del film Il ponte delle spie di Spielberg,
film ambientato nel 1960 durante la Guerra Fredda.
Tra le curiosità su Tom Hanks, che la dice anche lunga sui suoi
vizi, l'attore è un appassionato collezionista di macchine per
scrivere. Tanto appassionato da far sì che nell'agosto 2014 ha
sviluppato un'app (l'ha chiamata Hanx Writer) che fa rivivere
con l'iPad l'esperienza della scrittura con rumorosi tasti e
nastro. E ancora tra le curiosità, Tom Hanks nel 2006 è entrato
nel Guinness dei primati per essere stato protagonista di sette
film consecutivi che hanno ottenuto più di cento milioni di
dollari al botteghino statunitense. Non a caso tra i suoi tanti
soprannomi c'è anche quello di ''Mr.Cash''.
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