Il 12 luglio di sessant'anni fa,
veniva posata la prima pietra del grattacielo Pirelli, nuova
sede amministrativa dell'azienda e successivamente sede della
Regione, diventato presto un simbolo di Milano. Per la
ricorrenza, al 26/o piano del palazzo affacciato sulla stazione
Centrale è stata allestita una mostra fotografica, che
ripercorre "le" differenti età dell'opera firmata
dall'architetto Giò Ponti, con fotografie, disegni e filmati.
A organizzarla, il Consiglio regionale, che ha sede in quello
che familiarmente è detto il 'Pirellone', insieme alla Triennale
di Milano, con la collaborazione anche della Fondazione Pirelli.
C'è Leonardo Pirelli insieme a Ponti ai piedi del cantiere,
nella prima immagina del percorso, che non tralascia nemmeno le
fasi dolorose della vita del palazzo: nel 2002 un aereo si
schiantò proprio al 26/o piano, provocando due vittime. Lì c'è
oggi il piano della memoria e lì, non a caso, l'esposizione per
il 60/o è stata organizzata.
All'inaugurazione di questa mattina, l'attuale presidente del
Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, ha parlato del Pirellone
come della "casa trasparente e bella di tutti i lombardi",
frutto di "una intuizione visionaria simbolo della nostra
comunità". Il presidente della Triennale, Claudio De Albertis,
ha sottolineato che "la straordinarietà di quest'opera non è
solo nell'estetica, ma anche nel modo in cui gli spazi sono
stati distribuiti".
La mostra, che s' intitola 'Le età del grattacielo', è
inserita nel circuito dell'Expo Design 2016 e sarà aperta al
pubblico da domani all'11 settembre, a ingresso libero dal
lunedì al venerdì (9.30-12.30 e 14.30-16.30), con prenotazione
obbligatoria sul sito web del Consiglio regionale.
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