Di Francesco Gallo) Inquietudine, viaggio
come ricerca di sé, e scoperta delle diversità. Questi alcuni
temi del regista, fotografo, produttore, critico cinematografico
di nome Wim Wenders 70 anni il 14 agosto. Eterno ragazzo e dandy
visionario del cosiddetto 'nuovo cinema tedesco', il regista è
conosciuto ai più per essere l'autore di due classici come Il
cielo sopra Berlino (miglior regia a Cannes, 1987) e Paris,
Texas (Palma d'Oro a Cannes nel 1984). Nel primo racconta di
come due angeli Damiel e Cassiel (Bruno Ganz e Otto Sander),
gettati sulla terra, scoprono che l'infelicità degli umani si
lega alla loro incapacità di comunicare. Non solo, uno di loro,
Daniel, si innamora della trapezista Marion (Solveig Dommartin),
nonostante non possa neppure essere visto da lei. Ad aiutarlo
Peter Falk nei panni di se stesso (nonché di ex angelo) che lo
renderà mortale e dunque capace di amare davvero una donna. In
Paris Texas, invece Travis (Harry Dean Stanton) non parla più
dopo la fine dell'amore della sua vita (Nastassja Kinski) e così
si mette a vagare inebetito nel deserto. Figlio di un medico,
Wim Wenders, nato a Düsseldorf nel 1945, dopo il diploma si
iscrive a medicina, ma ne 1966 approda a Parigi dove frequenta
la scuola di cinematografia IDHEC. Tornato in Germania, dal 1967
al 1970 è all'Academy of Film and Television di Monaco e inizia
poi a scrivere con Filmkritik e Süddeutsche Zeitung come critico
cinematografico. Alla macchina da presa ci arriva con
cortometraggi. Nascono così negli anni Sessanta: Scenari, Lo
stesso giocatore spara di nuovo, Città d'argento, Film sulla
polizia e Alabama 2000 anni luce. Debutta sul grande schermo con
Summer in the city (1970), film di diploma con protagonista la
difficile vita fuori le sbarre di Hanns. Seguiranno: La lettera
scarlatta (1972) e il poetico Alice nella città (1973). Discorso
diverso e dal sapore politico per Nel corso del tempo (1975),
storia di un incontro tra due uomini lungo il confine fra le due
Germanie divise allora dal muro di Berlino. Arriva poi L'amico
americano (1977) con Bruno Ganz e Dennis Hopper, e Nick's Movie
- Lampi sull'acqua (1980) dedicato al regista Nicholas Ray in
cui registra ora per ora le sue ultime ore di vita. Il film del
1982, Lo stato delle cose (Leone d'Oro a Venezia). diventa
addirittura un neologismo con la sua storia malinconica di una
famiglia di superstiti da un conflitto nucleare. In realtà solo
il set di un film tratto da un classico di fantascienza come The
Most Dangerous Man Alive di Allan Dwan. C'è poi la breve deriva
americana che poi Wenders ha come rinnegato. Dirige prima Mel
Gibson e Milla Jovovich in The Million Dollar Hotel (2000),
storia di un albergo frequentato da strani personaggi. Uno di
questi, Izzy si butta dal tetto senza motivo (Orso d'Argento a
Berlino). Poi, sempre negli States, lavora con Sam Shepard,
Jessica Lange, Tim Roth e Eva Marie Saint in Non bussare alla
mia porta (2005). ''Ho vissuto in America per molto tempo con
l'illusione di poter realizzare film americani, per poi rendermi
conto che la mia patria, la mia casa, era l'Europa e la mia
lingua non era quella del cinema americano, bensì quella del
cinema europeo'' dice in una intervista. Impensabile tutta
l'opera di questo regista tedesco - tra l'altro ideatore degli
Efa, Oscar Europei - senza la musica protagonista di tutti i
suoi film. E' il caso di quel capolavoro di ritmo di Buena Vista
Social Club (1998) che gli farà ottenere la prima nomination
agli Oscar per il miglior documentario. Regista discontinuo nel
2008 dirige Campino, Giovanna Mezzogiorno e Dennis Hopper nel
poco riuscito Palermo Shooting mentre nel 2011 con Pina 3D, fa
un piccolo capolavoro con il musical sulla figura di Pina
Bausch, coreografa tedesca. Tra gli ultimi successi di Wenders
da ricordare Pina 3D, tributo alla celebre Pina Bausch, e Il
sale della terra, dedicato all'opera di Sebastiao Salgado.
Infine, in arrivo nelle sale italiane con Teodora il 24
settembre, Wim Wenders Ritorno alla vita, storia d'amore, colpa
e redenzione con James Franco, Charlotte Gainsbourg, Rachel
McAdams e Marie-Josée Croze. Una vita sentimentale complicata la
sua e senza figli. Sposa nel 1968 l'attrice Edda Köchl per
divorziare da lei nel 1974. Vengono poi le attrici Liza Kreuzer
(1974-1978), Ronee Blakley (1979-1981), Isabelle Weingarten
(1981-1982) e la fotografa Donata Wenders.
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