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Cinema: Wim Wenders, 70 di un eterno visionario ragazzo

Cinema: Wim Wenders, 70 di un eterno visionario ragazzo

ROMA, 08 agosto 2015, 15:31

Redazione ANSA

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Di Francesco Gallo) Inquietudine, viaggio come ricerca di sé, e scoperta delle diversità. Questi alcuni temi del regista, fotografo, produttore, critico cinematografico di nome Wim Wenders 70 anni il 14 agosto. Eterno ragazzo e dandy visionario del cosiddetto 'nuovo cinema tedesco', il regista è conosciuto ai più per essere l'autore di due classici come Il cielo sopra Berlino (miglior regia a Cannes, 1987) e Paris, Texas (Palma d'Oro a Cannes nel 1984). Nel primo racconta di come due angeli Damiel e Cassiel (Bruno Ganz e Otto Sander), gettati sulla terra, scoprono che l'infelicità degli umani si lega alla loro incapacità di comunicare. Non solo, uno di loro, Daniel, si innamora della trapezista Marion (Solveig Dommartin), nonostante non possa neppure essere visto da lei. Ad aiutarlo Peter Falk nei panni di se stesso (nonché di ex angelo) che lo renderà mortale e dunque capace di amare davvero una donna. In Paris Texas, invece Travis (Harry Dean Stanton) non parla più dopo la fine dell'amore della sua vita (Nastassja Kinski) e così si mette a vagare inebetito nel deserto. Figlio di un medico, Wim Wenders, nato a Düsseldorf nel 1945, dopo il diploma si iscrive a medicina, ma ne 1966 approda a Parigi dove frequenta la scuola di cinematografia IDHEC. Tornato in Germania, dal 1967 al 1970 è all'Academy of Film and Television di Monaco e inizia poi a scrivere con Filmkritik e Süddeutsche Zeitung come critico cinematografico. Alla macchina da presa ci arriva con cortometraggi. Nascono così negli anni Sessanta: Scenari, Lo stesso giocatore spara di nuovo, Città d'argento, Film sulla polizia e Alabama 2000 anni luce. Debutta sul grande schermo con Summer in the city (1970), film di diploma con protagonista la difficile vita fuori le sbarre di Hanns. Seguiranno: La lettera scarlatta (1972) e il poetico Alice nella città (1973). Discorso diverso e dal sapore politico per Nel corso del tempo (1975), storia di un incontro tra due uomini lungo il confine fra le due Germanie divise allora dal muro di Berlino. Arriva poi L'amico americano (1977) con Bruno Ganz e Dennis Hopper, e Nick's Movie - Lampi sull'acqua (1980) dedicato al regista Nicholas Ray in cui registra ora per ora le sue ultime ore di vita. Il film del 1982, Lo stato delle cose (Leone d'Oro a Venezia). diventa addirittura un neologismo con la sua storia malinconica di una famiglia di superstiti da un conflitto nucleare. In realtà solo il set di un film tratto da un classico di fantascienza come The Most Dangerous Man Alive di Allan Dwan. C'è poi la breve deriva americana che poi Wenders ha come rinnegato. Dirige prima Mel Gibson e Milla Jovovich in The Million Dollar Hotel (2000), storia di un albergo frequentato da strani personaggi. Uno di questi, Izzy si butta dal tetto senza motivo (Orso d'Argento a Berlino). Poi, sempre negli States, lavora con Sam Shepard, Jessica Lange, Tim Roth e Eva Marie Saint in Non bussare alla mia porta (2005). ''Ho vissuto in America per molto tempo con l'illusione di poter realizzare film americani, per poi rendermi conto che la mia patria, la mia casa, era l'Europa e la mia lingua non era quella del cinema americano, bensì quella del cinema europeo'' dice in una intervista. Impensabile tutta l'opera di questo regista tedesco - tra l'altro ideatore degli Efa, Oscar Europei - senza la musica protagonista di tutti i suoi film. E' il caso di quel capolavoro di ritmo di Buena Vista Social Club (1998) che gli farà ottenere la prima nomination agli Oscar per il miglior documentario. Regista discontinuo nel 2008 dirige Campino, Giovanna Mezzogiorno e Dennis Hopper nel poco riuscito Palermo Shooting mentre nel 2011 con Pina 3D, fa un piccolo capolavoro con il musical sulla figura di Pina Bausch, coreografa tedesca. Tra gli ultimi successi di Wenders da ricordare Pina 3D, tributo alla celebre Pina Bausch, e Il sale della terra, dedicato all'opera di Sebastiao Salgado.
    Infine, in arrivo nelle sale italiane con Teodora il 24 settembre, Wim Wenders Ritorno alla vita, storia d'amore, colpa e redenzione con James Franco, Charlotte Gainsbourg, Rachel McAdams e Marie-Josée Croze. Una vita sentimentale complicata la sua e senza figli. Sposa nel 1968 l'attrice Edda Köchl per divorziare da lei nel 1974. Vengono poi le attrici Liza Kreuzer (1974-1978), Ronee Blakley (1979-1981), Isabelle Weingarten (1981-1982) e la fotografa Donata Wenders.
   

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